L'Associazione Culturale di Promozione Sociale Ars in Urbe,
in collaborazione con il Comitato di Quartiere San Lorenzo,
per la Rassegna Culturale "Estate Insieme 2023 - VII Edizione" del Municipio II,
propone
Mercoledì 19 Luglio alle 20:30: IO LIBERO
Sabato 22 Luglio alle 21:00: CHE CLASSE!
Giovedì 27 Luglio alle 21:00: COME DENTRO UN FILM
presso la Piazza dell'Immacolata.
INGRESSO GRATUITO
Mercoledì 19 Luglio alle 20:30: IO LIBERO
Scritto da VERONICA LIBERALE
Con VERONICA LIBERALE, FRANCESCA PAUSILLI, ANDREA VENDITTI
e MAURO MANDOLINI nel ruolo di Padre Libero
Costumi SORRISI D'AUTORE
Luci e fonica DENIS PERSICHINI
Foto di scena ELENA TOMEI
Regia FABRIZIO CATARCI
In occasione dell’ottantesimo anniversario del bombardamento di Roma si propone in prima nazionale il debutto dello spettacolo “IO LIBERO” scritto da Veronica Liberale. Dopo il successo di “Pane, latte e lacrime” (una commedia corale che narra la storia di un gruppo di sanlorenzini nei giorni che precedono il tragico e fatale 19 luglio del 1943) della stessa autrice, rappresentato per tre anni di seguito in piazza dell’Immacolata e accolto con commozione da tutti; si vuole regalare agli abitanti del quartiere, e non solo, un altro spettacolo allo scopo di tenere viva la nostra memoria storica. La figura ispiratrice del testo sarà quella di Padre Libero Raganella e lo spettacolo vuole essere un omaggio al sacerdote che più di ogni altro ha incarnato lo spirito di accoglienza e inclusione e la lotta per la libertà che, ha sempre caratterizzato il quartiere San Lorenzo. Un gigante buono, all’apparenza burbero e forse troppo schietto e per questo, per alcuni versi, un prete scomodo, che ha sempre messo l’amore per la gente e la salvezza del prossimo al di sopra di qualsiasi altro interesse fazioso o di partito. Lui stesso dichiarò nei suoi diari di aver salvato la vita e dato accoglienza, durante la Seconda Guerra Mondiale, alle persone in quanto esseri umani, “senza sapere da che parte stanno”, animato da una vera e sincera carità cristiana. L’incipit della vicenda raccontata prende spunto da un episodio accaduto nel 1957, durante l’agitazione degli abitanti del quartiere contro il provvedimento della diocesi di allontanare Padre Libero dalla parrocchia dell’Immacolata. “Aridatece Padre Libero” scrivono sugli striscioni i sanlorenzini, amareggiati e delusi dalla partenza del sacerdote. La piccola grande rivolta diventa il pretesto e lo scenario per rivivere i giorni terribili della guerra e del bombardamento, quando Padre Libero scavava tra le macerie in cerca di corpi, prima e cercava alloggi per gli sfollati, dopo. E ancora i momenti della persecuzione razziale folle e senza senso, a cui il sacerdote risponde nascondendo ebrei e dissidenti politici, senza timore, senza pensarci due volte perché salvare vite umane diventa un obbligo morale. “Viva Padre Libero” gridano i rivoltosi, asserragliati di fronte alla Chiesa dell’Immacolata, ma il grande affetto e il sincero attaccamento della gente del quartiere non basta a revocare il trasferimento del sacerdote. San Lorenzo perde una delle sue tante anime e Libero vi lascerà un pezzo di se stesso, ma è prima di tutto un sacerdote e deve rispettare le decisioni della curia. Lui che ha fatto della carità la sua regola di vita sa che “la sua gente” è ovunque e il suo quartiere è il mondo. L’uomo deve lasciare andare per sempre il suo amore nei confronti del luogo e delle persone che lo hanno visto nascere, crescere, formarsi. Deve attraversare per l’ultima volta quelle vie familiari, dove giocava da bambino, qualcuno su una saracinesca abbassata ha scritto con la vernice: “I grandi amori ritornano”…Padre Libero ride di questo poeta metropolitano dell’ultima ora , se lo avesse davanti saprebbe come sistemarlo con una battuta….lui che ne ha sempre avuta una pronta, oggi di fronte alla rivolta dei sanlorenzini è rimasto senza parole, senza battute… “ i grandi amori ritornano” ripete ad alta voce, voltandosi un’ultima volta verso San Lorenzo, con una nuova consapevolezza. Padre Libero è infatti destinato a tornare e a regalare al suo quartiere natale altri anni, venti per l’esattezza –dal 1970 al 1990- vent’anni di impegno sociale e la crescita di una generazione, che ancora oggi guarda a lui come un padre e un punto di riferimento. “IO LIBERO” vuole essere non solo un omaggio alla vita di Padre Libero Raganella, ma anche un modo per sensibilizzare le nuove generazioni sul tema della memoria storica, indispensabile per conoscere e affrontare il nostro presente, e sul valore della libertà intesa come partecipazione alla vita pubblica, solidarietà collettiva, nel rispetto di sé stessi e del prossimo, in vista di un bene comune.
Sabato 22 Luglio alle 21:00: CHE CLASSE!
Scritto da VERONICA LIBERALE
Con PATRIZIA CASAGRANDE, ANTONIA DI FRANCESCO, VERONICA LIBERALE, ANTONIO LOSITO, DAVID MARZULLO, ALESSANDRO MOSER, FRANCESCA PAUSILLI
Regia PIETRO DE SILVA
Aiuto regia GIORGIA MACRINO
Luci e fonica DENIS PERSICHINI
Voce fuori campo RICCARDO MEI
Foto di scena e media manager ELENA TOMEI
In un liceo romano si organizzano corsi serali per studenti-lavoratori che vogliono conseguire il diploma. Una professoressa schiacciata dall’eterno confronto con la madre-insegnante perfetta-e-indimenticata, nonché delusa dai suoi giovani studenti senza valori e senza ambizioni, opta per alunni adulti e motivati. Si ritrova così a gestire una classe particolare ed eterogenea di adulti-bambini in cerca di riscatto, specchio di una società che gioca al ribasso. Al suo fianco anche una simpaticissima, attenta e insostituibile bidella romana. Tra litigi, amori, amicizie e profonde crisi personali, ogni suo studente arriva a fine anno alla propria personalissima maturità.
Giovedì 27 Luglio alle 21:00: COME DENTRO UN FILM
Scritto e diretto da VERONICA LIBERALE
Con ROMINA BUFANO e ELENA TOMEI
Costumi ALESSIA SAMBRINI
Luci e fonica DENIS PERSICHINI
Voci fuori campo (in o.d.a.) NICOLA PISTOIA - PIETRO DE SILVA - SIMONE GIACINTI - FRANCESCA PAUSILLI - LUIGI FIORANI - DARIO BIANCONE
Foto di scena FRANCESCO NANNARELLI
Special thanks GIULIAPARLA ONLUS PROGETTO TANGRAM
"Come dentro un Film" è un testo teatrale a due, scritto e diretto da Veronica Liberale, e interpretato da Romina Bufano e Elena Tomei. È una commedia che parla di inclusione in maniera leggera, divertente e senza pietismi. Il cinema che incontra il teatro: un connubio vincente. La sinossi è figlia dei nostri tempi. Un viaggio emozionante nel sociale e in quei borghi e, soprattutto, nell'anima di quelle persone che vanno avanti e proseguono la loro vita tra stenti, sofferenze e sogni. Federica è un'ex bambina prodigio del cinema, precaria e dimenticata ma alla costante ricerca di una grande occasione per tornare al successo del passato. Questa arriva quando un sedicente produttore le promette una parte di finanziamento per un film, ma per ottenere l'altra parte di soldi Federica dovrà accedere a un fondo europeo, mettendo dentro al progetto una persona con la 104. Un giorno la sua vita viene stravolta dall'incontro con Diana, una ragazza dalle difficoltà comportamentali e relazionali, costretta a lavorare come custode di un bagno pubblico in una villa comunale. Il tempo è poco e il bando sta per scadere e Federica lo propone a Diana, una ragazza autistica incontrata in un bagno pubblico. Ma Diana è destinata non solo a entrare nel progetto di cinema, ma anche nella vita stessa di Federica, rivoluzionandola. In una girandola di situazioni rocambolesche e divertenti Federica abbandonerà il suo cinismo per entrare nel mondo puro e spiazzante di Diana. Come dentro un film è un viaggio in un mondo dove le ipocrisie di finte e mancate inclusioni vengono smascherate con ironia e senza pietismo. Il pretesto è la nascita e l'evolversi di una strana amicizia, che appare, all'inizio, come quegli amori improbabili su cui nessuno avrebbe scommesso. Eppure Federica e Diana nella loro diversità sono destinate a completarsi, regalando ciascuna all'altra una nuova consapevolezza. Sullo sfondo il cinema e la vita che scorre come una pellicola in cui si muovono i piccoli grandi sogni di tutti noi. I dialoghi sono emozionanti e al termine dello spettacolo si esce dal teatro con qualcosa in più da tenere stretto nei nostri ricordi e nei nostri cuori. Lo spettacolo si fa inclusione in quanto l'attrice che interpreta Diana è Elena Tomei, una ragazza asperger.