Gli appuntamenti dell'iniziativa Costruire Roma proteggendo Roma: Arte, Storia e Natura nel Municipio XIII si svolgeranno dal 10 Novembre all'8 Dicembre 2024.
Grazie alla Giunta del Municipio Roma XIII Aurelio, che per la III Edizione - anno 2024 - dei “Musei Diffusi”, ha espresso la volontà di realizzare passeggiate lungo un percorso che si snoda tra via dell’Argilla, via delle Fornaci e via di Valle Aurelia, per raccontare la storia di un borgo nato spontaneamente e legato all’antica industria del laterizio che in questa zona fu particolarmente attiva fino alla metà del secolo scorso, è nato il nostro progetto.
Le attività saranno svolte con la partecipazione delle Associazioni Culturali: Walden e MuriLab - Itinerari, percorsi ed esperienze urbane.
Realizzato con fondi per i "Musei Diffusi 2024 - III Edizione" del Municipio Roma XIII.
- Domenica 10 Novembre dalle 10:30 alle 12:30: Visita Guidata: Dalle fornaci ai murales: dal borghetto dei fornaciari all’arte urbana di Valle Aurelia
- Domenica 17 Novembre dalle 10:30 alle 12:30: Visita Guidata con intermezzi letterari: Il cupolone e le ciminiere. Passeggiata tra storia e cinema
- Domenica 24 Novembre dalle 10:30 alle 13:00: Trekking Urbano: Monte Ciocci
- Domenica 1 Dicembre dalle 10:30 alle 12:30: Visita Guidata: Dalle fornaci ai murales: dal borghetto dei fornaciari all’arte urbana di Valle Aurelia
- Domenica 8 Dicembre dalle 10:30 alle 13:00: Trekking Urbano: Monte Ciocci
Se richiesto al momento della prenotazione da parte degli utenti sarà presente l'Interprete LIS, la Dott.ssa Nicla Gabriello.
Le attività sono GRATUITE.
La prenotazione è OBBLIGATORIA per poter partecipare alle attività.
Visita Guidata: Dalle fornaci ai murales: dal borghetto dei fornaciari all’arte urbana di Valle Aurelia
Per la sua conformazione geologica e orografica, già nell’antica Roma questa zona del suburbio era interessata dalla presenza di attività produttive legate all’estrazione dell’argilla e alla produzione dei celebri laterizi. Il particolare toponimo con cui questa zona era conosciuta, Valle dell’Inferno, viene comunemente riferito proprio all’attività delle fornaci che per secoli hanno riempito di fumo l’aria fino agli anni Sessanta del ‘900. Ma probabilmente l’origine del toponimo è un’altra come avremo modo di dire nel corso della passeggiata. Di questo paesaggio industriale in cui le casette delle famiglie operaie si intervallavano alle fornaci, oggi resta un quadrilatero delimitato da strade con nomi che rimandano a laterizi, ceramiche e embrici, e immerso nel verde del Parco del Pineto, con case a due piani con cortine in mattoni che si dispongono intorno ai pochi resti delle fornaci ormai divenute elementi di archeologia industriale. A testimonianza di quel periodo resta ancora visibile la fornace Veschi, una delle diciotto fabbriche che con la loro produzione di mattoni hanno contribuito alla costruzione di buona parte di Roma prima dell’avvento del cemento armato e delle nuove tecniche edilizie che hanno determinato la crisi produttiva del borghetto e con questa il deterioramento del tessuto sociale. Negli anni Ottanta del ‘900 un piano di intervento del comune prevedeva la demolizione dell’ormai fatiscente borghetto e lo spostamento delle famiglie in alloggi di edilizia popolare, come quelli che caratterizzano parte del paesaggio del quartiere Valle Aurelia recentemente interessati dal nuovo linguaggio artistico della street art. Le storie dei fornaciari e delle carbonare del borghetto e il racconto delle lotte per salvare questo meraviglioso angolo di Roma saranno il filo conduttore di questa visita che, partendo dal Borgo dei Fornaciari, si snoderà come l’ordito di una trama fino ai grattacieli popolari di Via di Valle Aurelia, resi meno anonimi ed estranianti da un progetto di Elchicotriste e altri artisti in cui le figure e i colori dei murales contrastano la rigidità dei casermoni grigio/rossi.
Domenica 10 Novembre dalle 10:30 alle 12:30
Appuntamento: Via delle Ceramiche n. 20 (Parco dei Fornaciari)
Durata: 2 h circa
Guida: Dott.ssa Silvia Prosperi
Visita Guidata con intermezzi letterari: Il cupolone e le ciminiere. Passeggiata tra storia e cinema
Il Parco di Monte Ciocci, incluso dal 2016 nella Riserva Naturale di Monte Mario, è insieme al vicino Borgo dei Fornaciari uno dei luoghi più emblematici di Roma, capaci di raccontare la trasformazione urbanistica e industriale della Città Eterna. La nascita di questo spazio verde e forse del suo toponimo, risale alla metà del Cinquecento quando viene realizzata la villa suburbana per conto di papa Giulio III. Con l’Unità d’Italia il monte con le sue casematte è parte della cinta fortificata a protezione di Roma e allo stesso tempo la sua storia è strettamente legata a quella della Valle dell'Inferno, nominata così già in età medievale, la zona delle fornaci dove venivano cotti i mattoni per la costruzione della nuova nascente capitale del Regno d’Italia. Da questo momento Monte Ciocci e il borgo dei Fornaciari condividono lo stesso destino, luogo ricco di attività industriali e di case operaie prima, luogo di povertà, resistenza e resilienza dopo la chiusura delle fornaci negli anni Sessanta, fino alla loro rinascita e riqualificazione grazie alle lotte dei comitati di quartiere. Negli anni ‘70, una famosa pellicola impresse su celluloide quello che era lo stato di quei luoghi e il contesto, seppur romanzato, di quegli anni: Brutti Sporchi e Cattivi. Film di Ettore Scola del '76, narra di un padre padrone, di una famiglia proletaria e della vita variopinta che vi gira intorno. Il film è un affresco della Roma di quegli anni, a metà tra modernizzazione e continuo allargamento dei suoi confini, che genera inevitabilmente sacche di povertà e porta i cittadini a vivere alla giornata, ma allo stesso tempo mostra, più dei quartieri borghesi, il vero volto della Città Eterna, quello più verace e più vitale. Durante la passeggiata, che si svilupperà da Monte Ciocci fino al Borgo dei Fornaciari, le location del film di Scola saranno come tasselli di un puzzle narrativo nel quale il racconto della genesi e della storia di questi luoghi sarà affiancato dalle voci, dai monologhi e dai contributi tratti dal film di Scola e da altre opere artistiche affini, come C'eravamo tanto amati, I Mostri e Accattone e i saggi di Insolera e Della Seta sullo sviluppo della nostra Città.
Domenica 17 Novembre dalle 10:30 alle 12:30
Appuntamento: via Domizia Lucilla (Belvedere Ettore Scola)
Durata: 2 h circa
Guida: Dott.ssa Marta Rivaroli
Attore: Marco Zordan
in collaborazione con l'Associazione Culturale MuriLab - Itinerari, percorsi ed esperienze urbane e Walden
Trekking Urbano: Monte Ciocci
L'escursione ha il sapore di un trekking urbano che mette in risalto le valenze geologiche e paesaggistiche di indubbio valore. Si potranno ammirare, in una inedita visuale, i profili di Monte Mario e del Vaticano, connessi ad una storia geologica antichissima, alla base dello sfruttamento delle cave di argilla delle valli dell'Inferno e Balduina. Sfruttate sin da epoca romana le cave hanno avuto una fase intensa tra il 1800 e 1900, per la fornitura di mattoni della costruenda capitale; nacquero 13 fornaci di cui 2 ancora visibili ed il Borghetto dei Fornaciai. Durante l'escursione osserveremo alcune specie vegetali impiantate nel parco di Monte Ciocci.
Domenica 24 Novembre dalle 10:30 alle 13:00
a cura del Dott. Emiliano Proietti Panunzi, guida naturalistica ed ingegnere ambientale
Durata: circa 2,5 ore
Dislivello: circa 80 m; distanza: circa 4 km (torneremo al punto di ritrovo)
Difficoltà: facile/escursionistica
Appuntamento: al parcheggio di via Giuseppe di Bartolo all'angolo con via Anastasio II vicino fermata FS Valle Aurelia
Equipaggiamento: abbigliamento da trekking (scarponcini obbligatori); zainetto con almeno 1l di acqua, piccolo snack, occhiali da sole e berretto all'occorrenza.
Visita Guidata: Dalle fornaci ai murales: dal borghetto dei fornaciari all’arte urbana di Valle Aurelia
Per la sua conformazione geologica e orografica, già nell’antica Roma questa zona del suburbio era interessata dalla presenza di attività produttive legate all’estrazione dell’argilla e alla produzione dei celebri laterizi. Il particolare toponimo con cui questa zona era conosciuta, Valle dell’Inferno, viene comunemente riferito proprio all’attività delle fornaci che per secoli hanno riempito di fumo l’aria fino agli anni Sessanta del ‘900. Ma probabilmente l’origine del toponimo è un’altra come avremo modo di dire nel corso della passeggiata. Di questo paesaggio industriale in cui le casette delle famiglie operaie si intervallavano alle fornaci, oggi resta un quadrilatero delimitato da strade con nomi che rimandano a laterizi, ceramiche e embrici, e immerso nel verde del Parco del Pineto, con case a due piani con cortine in mattoni che si dispongono intorno ai pochi resti delle fornaci ormai divenute elementi di archeologia industriale. A testimonianza di quel periodo resta ancora visibile la fornace Veschi, una delle diciotto fabbriche che con la loro produzione di mattoni hanno contribuito alla costruzione di buona parte di Roma prima dell’avvento del cemento armato e delle nuove tecniche edilizie che hanno determinato la crisi produttiva del borghetto e con questa il deterioramento del tessuto sociale. Negli anni Ottanta del ‘900 un piano di intervento del comune prevedeva la demolizione dell’ormai fatiscente borghetto e lo spostamento delle famiglie in alloggi di edilizia popolare, come quelli che caratterizzano parte del paesaggio del quartiere Valle Aurelia recentemente interessati dal nuovo linguaggio artistico della street art. Le storie dei fornaciari e delle carbonare del borghetto e il racconto delle lotte per salvare questo meraviglioso angolo di Roma saranno il filo conduttore di questa visita che, partendo dal Borgo dei Fornaciari, si snoderà come l’ordito di una trama fino ai grattacieli popolari di Via di Valle Aurelia, resi meno anonimi ed estranianti da un progetto di Elchicotriste e altri artisti in cui le figure e i colori dei murales contrastano la rigidità dei casermoni grigio/rossi.
Domenica 1 Dicembre dalle 10:30 alle 12:30
Appuntamento: Via delle Ceramiche n. 20 (Parco dei Fornaciari)
Durata: 2 h circa
Guida: Dott.ssa Silvia Prosperi
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA - max 30 partecipanti
Trekking Urbano: Monte Ciocci
L'escursione ha il sapore di un trekking urbano che mette in risalto le valenze geologiche e paesaggistiche di indubbio valore. Si potranno ammirare, in una inedita visuale, i profili di Monte Mario e del Vaticano, connessi ad una storia geologica antichissima, alla base dello sfruttamento delle cave di argilla delle valli dell'Inferno e Balduina. Sfruttate sin da epoca romana le cave hanno avuto una fase intensa tra il 1800 e 1900, per la fornitura di mattoni della costruenda capitale; nacquero 13 fornaci di cui 2 ancora visibili ed il Borghetto dei Fornaciai. Durante l'escursione osserveremo alcune specie vegetali impiantate nel parco di Monte Ciocci.
Domenica 8 Dicembre dalle 10:30 alle 13:00
a cura del Dott. Emiliano Proietti Panunzi, guida naturalistica ed ingegnere ambientale
Durata: circa 2,5 ore
Dislivello: circa 80 m; distanza: circa 4 km (torneremo al punto di ritrovo)
Difficoltà: facile/escursionistica
Appuntamento: al parcheggio di via Giuseppe di Bartolo all'angolo con via Anastasio II vicino fermata FS Valle Aurelia
Equipaggiamento: abbigliamento da trekking (scarponcini obbligatori); zainetto con almeno 1l di acqua, piccolo snack, occhiali da sole e berretto all'occorrenza.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA - max 30 partecipanti